Gli scrittori devono rispondere quasi sempre a questa domanda: “quali sono i tuoi progetti futuri?”.
Il lavoro dello scrittore ha varie derive tra cui:
– organizzare festival letterari
– scrivere su testate giornalistiche
– lavorare come editor
– lavorare presso scuole di scrittura
– continuare l’attività di scrittura
Generalmente anche chi vince i premi mi ha sempre risposto che era impegnato a fare “qualcos’altro” come “scrivere un altro libro”. Non perché non volesse allacciare con me ma perché lo si fa per “struttura di pensiero”. Questo è evidente perché coi libri non si guadagna se la tua agenzia non manda il romanzo ai giornali esteri, se non è uno squalo di nome e di fatto. Con la scrittura non si guadagna vedendo solo libri. A meno che non sei pagato in anticipo per ogni libro da cui traggono serie televisive. Ma in generale se vedessi uno scrittore che non attua una strategia pubblica per lavorare lo crederei uno sciocco. Ma siccome non mi permetto di dare consigli a chi è inserito in questi mondi da anni mi limito a dire ciò che penso.
Se ne avessi il potere io farei di tutto. Perché mi piace, ormai sto attaccata alla scrivania. Farei tutto quello che ho scritto sempre ovunque tranne tradurre che non sono capace.
Lascia un commento